Burgos, sul Cammino di Santiago de Compostela, è una tappa che offre diverse prospettive tra cui i paesaggi mozzafiato, la spiritualità che si respira e l’immensa cultura spagnola.
Se stessimo percorrendo il Cammino Francese, che è una delle varianti del Cammino di Santiago, saremmo alla dodicesima tappa delle trentatre.
Da Burgos a Santiago di Compostela resterebbero da percorrere ancora 460 chilometri.
Vale la pena fermarsi e visitarla. È una città di musei e monasteri, di storia, arte e architettura, di figure leggendarie, come quella di El Cid e il luogo in cui si rintracciano le ossa millenarie di Atapuerca. Ma è anche, e soprattutto, un regno vitivinicolo.
Cattedrale di Burgos e la sua importanza nell’itinerario di pellegrinaggio
La Cattedrale di Santa Maria di Burgos è un edificio magistrale, voluto dal re di Castiglia, Ferdinando III, e dal Vescovo di Burgos, Don Mauricio.
Si eleva su una precedente cattedrale romanica e la sua massiccia presenza, che si ispira innegabilmente a Notre Dame de Paris, cela in qualche modo sia la pianta a croce, nascosta dalle 19 cappelle laterali, che la cupola, di cui si ha una bella visione soltanto dall’interno.
È da sola, senza cioè un Alcazar vicino o la mescolanza di più edifici o complessi di chiese, Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
Sono i suoi tanti stili a renderla un capolavoro e sono stati i cinquecento anni di lavori e quindi l’alternanza delle maestranze che vi hanno preso parte a darle un volto significativo, laborioso, di grande impatto visivo.
I pellegrini che vi arrivano dal Cammino di Santiago de Compostela, non perdono questa spettacolarità e la religiosità che il luogo emana.
Vengono accolti da un’architettura prevalentemente gotica, da marmi finemente decorati e da argenti come ricami, dalle due torri, alte 84 metri, e da una facciata che, già da sola, è il simbolo di tutto questo.
Cosa vedere nella Cattedrale di Burgos
La Puerta del Sarmental con il Cristo Pantocrator è un’opera d’arte eccelsa, e c’è un elemento che richiama l’attenzione: i banchi su cui scrivono gli evangelisti, così poco usuali da vedere su un timpano.
La scultura grande, al centro delle due porte, potrebbe rappresentare il Vescovo benedicente ma non è la statua originale, che invece si trova nel chiostro superiore della Cattedrale.
All’interno troviamo diversi punti d’attrazione:
- le vetrate e la Scala Dorata opera di Diego de Siloé
- le 19 Cappelle con opere di grande importanza tra cui il Crocifisso “miracoloso”
- la Tomba di El Cid, un abile condottiero medievale spagnolo, soprannominato El Campeador cioè “Maestro del campo di battaglia”. Una figura leggendaria durante la Reconquista spagnola.
La Cattedrale di Burgos è la terza più grande cattedrale della Spagna dopo le cattedrali di Siviglia e Santiago de Compostela.
Qui si rinnova l’atto di devozione per chi percorre il Cammino con spirito religioso, ma è anche una meta indimenticabile per chiunque vi passi.
Burgos e i vini D.O.C. della Meseta
Con Burgos ci troviamo in quella che viene definita “La Meseta”, un altopiano che non sale più di 1000 metri, e dove -quindi-, gli inverni sono rigidi e le estati torride.
Il colore del grano e la polvere, il vento e l’energia della terra ti fanno godere di un territorio immenso.
E proprio in questa landa, incontriamo un grande bacino idrografico di laghi, fiumi e affluenti del fiume Duero, da cui prende il nome la Ribera del Duero D.O.C., una zona vitivinicola di origine controllata.
Solo a Burgos occupa circa 21 mila ettari e da questo la grande produzione di vini “tinti”, cioè rossi -come il Tempranillo– e dell’unico vino bianco, l’Albillo.
Le Cantine sotterranee vennero edificate dal XIII secolo in poi e sono un’ottima base da cui partire per andare alla scoperta della vera Castilla y Leon.
Il Monastero di San Juan de Ortega e la sua storia
San Giovanni di Ortega è stato colui che, insieme a San Domenico de la Calzada, ha aperto dei percorsi affinché i pellegrini potessero attraversare la regione a piedi.
Il Monastero di San Juan de Ortega è stato, e continua ad essere, un luogo d’accoglienza per chi viaggia in direzione di Santiago.
All’interno, ci sono tre elementi che richiamano l’attenzione:
- la Tomba di San Giovanni di Ortega, un piccolo gioiello tardo rinascimentale, finemente scolpito.
- il Capitello dell’Annunciazione su cui si ripercorre la storia della Vergine Maria: dall’incontro con l’Arcangelo alla Nascita di Gesù.
La particolarità di questo capitello è che durante gli equinozi di primavera e d’autunno acquista un valore aggiunto dovuto a uno strano miracolo di luce. Un evento astronomico per cui un raggio di sole, al tramonto, colpisce e illumina la rappresentazione seguendo la storia. - la Biblioteca con una vasta collezione di manoscritti e libri antichi.
Il pittoresco villaggio di Castrojeriz e i suoi luoghi simbolo
Il villaggio di Castrojeriz segue le pendici di una collina sopra cui si innalza il Castello che porta il nome della città. Un edificio le cui fondamenta sono visigote ma il rinforzo è romano.
Dalla cima si ha una spettacolare vista delle campagne spagnole.
Si possono visitare alcuni luoghi simbolo come i resti dell’Hospital de San Antón, un edificio ricordato per la cura dei pellegrini dal fuoco di Sant’Antonio; la Chiesa di Santiago de los Caballeros che oggi ospita un ostello e nasconde un pregevole chiostro gotico.
Il villaggio è famoso per i suoi mulini a vento e anche da qui si aprono scorci di incredibile bellezza.
Le rovine di Clunia, un’antica città romana
Le rovine di Clunia oggi testimoniano poco rispetto alla grandezza di quella che è stata una delle più importanti colonie romane al tempo dell’Imperatore Servio Sulpicio Galbio e dell’Imperatore Vespasiano.
Tuttavia è un posto suggestivo in cui rintracciare il passato e quindi ripercorrere la storia fino alla decadenza, quando cioè il decremento della popolazione e l’incendio ad opera dei barbari la fecero capitolare. Non vi fu più la volontà di ricostruirla e cio’ che non venne interrato andò distrutto.
Eppure le rovine conservano il loro fascino, contribuiscono a rendere giustizia a un contesto storico-urbano di grande rilievo, il più importante tra i resti romani della Spagna del Nord.
Il sito archeologico di Clunia permette, dunque, di visitare il Teatro Romano, il Foro e le Terme, le case con i mosaici, la cloaca, e alcune facciate di edifici rimaste in piedi.
Tutti gli altri ritrovamenti sono stati trasferiti al Museo Archeologico Nazionale di Madrid e al Museo di Burgos.
L’importanza degli alloggi per i pellegrini lungo il percorso
L’alloggio è il simbolo dell’accoglienza ma è anche uno dei valori supremi del pellegrinaggio perché questo comporta l’incontro e quindi lo scambio di culture diverse.
Il momento memorabile per chi viaggia è proprio questo e gli edifici deputati a tale scopo sono gli ostelli, i rifugi, gli hotels, ma anche i monasteri e le case private.
Molte strutture sono gestite da associazioni di volontariato che assistono i pellegrini lungo il Cammino di Santiago de Compostela e rendono l’atmosfera molto familiare e ospitale.
L’esperienza più autentica si trova proprio negli alloggi, laddove cioè si può incontrare il mondo intero. Provenienti da diversi continenti, i pellegrini, optano sempre per soluzioni il più vicino possibile al luogo, alle tradizioni locali, alla semplicità.
Alcuni alloggi di Burgos e dintorni:
- l’Albergo Municipale di Burgos
- l’Albergo Parrocchiale dei pellegrini Emaus a Burgos
- l’Hospital de San Anton a Castrojeriz
- l’Albergue privato La Hutte a Atapuerca
- l’Albergue privato El Peregrino a Atapuerca
La bellezza delle montagne di Atapuerca
Nel giro di pochissimi chilometri intorno a Burgos ecco un altro Patrimonio Unesco: Atapuerca.
Queste montagne sono famose per i fossili umani rinvenuti durante una campagna di scavi archeologici, una scoperta incredibile se si pensa che sono datate a più di un milione di anni fa.
Sono 32 persone di età e sesso diversi e testimoniano, mai come prima d’ora, gli usi dei primissimi coloni europei.
Il sito paleontologico offre anche la visita a diverse grotte in cui si disvelano dei dipinti rupestri e una camminata botanica tra la flora del luogo.
Per approfondire la storia dell’evoluzione umana il Museo di Atapuerca -che si trova a Burgos– saprà ricostruire al meglio la genesi e farti visionare i circa 200 pezzi rinvenuti durante gli scavi.
Le montagne di Atapuerca sono maestose e bellissime, con panorami da mozzare il fiato e viste incredibili sulla campagna circostante. Per il pellegrino, questo è un piccolo Paradiso in cui sentire il contatto con Dio, la pace interiore, il respiro della Natura addosso.
L’importanza spirituale del Monastero di Santa María la Real de Las Huelgas
Il Monastero di Santa María la Real de Las Huelgas è un monastero femminile cistercense, ovvero formato da una congregazione monastica di diritto pontificio, fortemente voluto dalla regina consorte di Alfonso VIII di Castiglia, Eleonora d’Inghilterra e Aquitania.
Destinato al ritiro spirituale di nobili dame dell’alta società, successivamente, sotto le dipendenze della Badessa di Las Huelgas, divenne ospizio per accogliere i pellegrini diretti a Santiago de Compostela.
Ancora oggi il luogo di culto è molto attivo e ospita regolarmente eventi religiosi e culturali.
La destinazione finale: Santiago de Compostela
La destinazione finale del Cammino di Santiago è la città di Santiago de Compostela, laddove giacciono le spoglie dell’Apostolo Giacomo il Maggiore, o Santo Jacobeo.
Simbolo di questa città e dell’intero Cammino, la Cattedrale di Santiago, dove i pellegrini arrivano per ritirare la Compostela, ovvero il certificato che attesta il compimento del percorso e fa ottenere al pellegrino l’indulgenza plenaria la quale lo solleva dai peccati e anche dalle punizioni.
Una città molto religiosa e spirituale ma anche vivace per via dell’Università.
Un luogo ricco di palazzi storici tra cui il Pazo de Raxoi, il Palazzo del Municipio; il Pazo de Xelmírez, il Palazzo Vescovile che espone la mostra dedicata alla realizzazione delle sculture del Portico della Gloria; e l’Hostal dos Reis Católicos, un hotel di lusso nato però per ospitare i pellegrini, poi gli orfani e i poveri.
Sono diversi i Musei che popolano la città ma ovviamente quello più in accordo con il viaggio che stiamo facendo è il Museo del Pellegrinaggio e di Santiago in cui sarà interessante scoprire la vita dell’Apostolo Giacomo, gli itinerari creatisi a seguito della sua figura emblematica, il fenomeno del pellegrinaggio con una declinazione allo sviluppo artistico conseguitone.
Il monastero di San Martín Pinario
Per i pellegrini che percorrono il Cammino di Santiago una tappa importante la ricopre l’Antico Monastero di San Martín Pinario, legato al culto del Santo Giacomo, e anzi a tutela della sua Tomba. Qui l’ordine dei benedettini ha fondato un ambiente monumentale di circa ventimila metri quadrati.
Conclusioni: perché Burgos è una tappa imperdibile del Cammino di Santiago
Burgos è una città che offre una grande varietà di attrazioni per i pellegrini che percorrono il Cammino di Santiago.
Dalla splendida Cattedrale al Monastero di San Juan de Ortega, dalle rovine di Clunia alle Montagne di Atapuerca, Burgos è una città che offre un’esperienza unica e indimenticabile.
Lungo il percorso, gli alloggi, le tappe culturali e spirituali e la bellezza naturale delle campagne spagnole, oltre che le terre vinicole, rendono il Cammino di Santiago un’esperienza che lascia un segno indelebile.
Se stai pianificando il tuo viaggio sul Cammino di Santiago, non puoi perderti la città di Burgos e le sue meraviglie.
INTANTO DAI UNO SGUARDO A QUESTO ITINERARIO
TOUR SPAGNA DEL NORD E SANTIAGO DE COMPOSTELA