Il Portogallo è un paese che ormai da tempo cattura i cuori dei viaggiatori di tutto il mondo. Le coste portoghesi e i paesini caratteristici, l’Oceano e la cultura, Porto e Lisbona
Tutto del Portogallo va vissuto a pieni polmoni: 7 giorni indimenticabili e con una guida che parla italiano ti faranno conoscere delle atmosfere sempre diverse, i luoghi sacri e profani famosissimi, la cucina tipica, il baccalà, il vino di Porto, una crociera sul fiume Douro e le tradizioni locali.
Un viaggio per buongustai, amanti della storia e del mare.
Che aspetti, fai le valigie e esplora le meraviglie che il Portogallo può offrirti.
Lisbona e Porto
Lisbona e Porto sono l’inizio e la fine del viaggio. Le città iconiche del Portogallo, quelle che meglio la rappresentano, anche perché estremamente diverse tra loro.
Lisbona è inondata di luce e i suoi quartieri sono tutti diversi, spumeggianti, animati dal via vai quotidiano: bisogna attraversarli a piedi o con il tram 28 per capirne a fondo l’essenza.
Porto è più romantica, malinconica, una culla sul fiume Douro, conosciuta in tutto il mondo per il suo vino liquoroso di Porto è circondata dai vitigni in cui crescono le uve.
Lisbona è magnetica, passionale con le sue case del Fado, la nostalgica melodia del passato -la saudade-, che incanta con una chitarra e una viola.
Porto è il vino, ma è soprattutto Los Barcos Rabelos, cioè le imbarcazioni di legno, ferme al molo di Vila Nova de Gaia, che un tempo trasportavano il vino dai terrazzamenti vinicoli della valle, fino alle cantine.
Esplorazione del centro storico di Lisbona
Lisbona è incredibile e affascinante, aperta all’Oceano grazie alla grandissima Piazza del Commercio, nel quartiere Baixa, e poi evocativa, grazie all’Alfama, il quartiere storico della città.
Qui l’atmosfera è magica e ci porta in uno dei luoghi che più “ci appartiene”, in quanto italiani: la Chiesa di Sant’Antonio.
Dell’originale resta soltanto la cripta con la sacrestia ma questi due fulcri sono stati comunque testimoni della vita del santo che si spogliò dei propri averi, divenne missionario e arrivò fino a Padova, dove si stabilì. Sant’Antonio, infatti, è il patrono tanto di Padova quanto di Lisbona.
Per ammirare la città dall’alto, che scende fino al fiume Tago, ci sono due punti panoramici eccezionali: il Miradouro di Santa Lucia e il Miradouro della Porta del Sole.
Sul fiume Tago: la Torre di Belém e il Monumento alle Scoperte
Si raggiunge il Quartiere di Belém, dove spicca il simbolo di Lisbona, la Torre di Belém, una costruzione molto particolare, un piccolo gioiello adagiato sull’acqua. Sfarzosa esternamente e minimale negli interni, aveva uno scopo prettamente militaristico di difesa della città.
È una grande attrazione per Lisbona ma è anche tra le mete più visitate dell’intero Portogallo.
Poco più avanti, sempre sul fiume, è nato il Monumento alle Scoperte, un’opera scultorea monumentale che commemora i cinquecento anni dalla morte dell’Infante Dom Enrique il Navigatore, una figura emblematica per l’espansionismo portoghese oltremanica.
Il Monastero dos Jeronimos
Sempre nel quartiere di Belém si innalza una delle opere più interessanti: il Monastero dos Jeronimos.
Un tempo, il luogo in cui sorge ora, era occupato dalla Chiesa di Santa Maria di Belém, successivamente divenne l’edificio ampio che vediamo oggi. Lo si è voluto tributare a Vasco de Gama per le enormi ricchezze acquisite durante i viaggi marinari.
Lo stile è quello manuelino e proprio per la sua architettura particolarissima è stato dichiarato Patrimonio Unesco.
Poco lontano dal centro di Lisbona c’è il Parco delle Nazioni di Expo che guarda al futuro con costruzioni moderne e avveniristiche. Un posto aperto e rilassante in cui gustarsi un buon fritto di baccalà, tra i prodotti più buoni e freschi della città.
Visita a Sintra e Cascais
Sintra e i palazzi reali
Tra Sintra e Cascais si colloca uno dei posti più speciali del Portogallo: Cabo da Roca, il luogo più a ovest d’Europa.
Un faro e la potenza dell’Oceano, lo rendono perfetto per un momento di pace assoluta.
Sintra è la città dei reali spagnoli, invece, una città elegante, l’Eden glorioso declamato da Lord Byron.
E la Natura intorno a Sintra esplode, dando vita a viste spettacolari e grandi macchie di verde. Un matrimonio felice tra architettura e ambiente che le ha valso l’Unesco.
L’immagine più fotografata di Sintra è il Palacio da Pena, un antico convento restaurato che ha acquisito tutti i canoni di un palazzo delle favole. È bizzarro ma si lascia ammirare.
Lo stesso possiamo dire per il Palazzo Nazionale di Sintra, con i due comignoli conici, bianchi, un elemento chiave nello skyline della città. Gli interni della residenza reale sono davvero un’opportunità per conoscere la storia del luogo.
Cascais e le spiagge
Sintra si associa spesso a Cascais, tanto che i loro nomi vengono spesso declinati insieme in Sintra-Cascais. Questo è per la loro vicinanza e perché sono due importanti sfoghi di mare e relax per la città di Lisbona.
Cascais è notoriamente nota come località balneare ma ha un passato “peschereccio” ed è stata la residenza estiva di Re Luigi I.
Mantiene uno stile raffinato e gode di bellissime spiagge o arenili come Praia da Ribeira, Praia da Rainha e Praia do Guincho. Il litorale è vivace e punteggiato di bar e ristoranti e, a un certo punto, si incontra la Bocca dell’Inferno, scogliere altissime che formano proprio una bocca, dove il mare, rifrangendosi, provoca dei rumori violenti, come le grida di un demone.
Casinò di Estoril
Si arriva a Estoril, che è una prosecuzione “balnerare”, di Cascais. Anche qui il litorale e le strutture sono di prestigio, è una meta esclusiva, conosciuta per il famoso Casinò in cui si intrecciarono storie di spionaggio al tempo della Seconda Guerra Mondiale.
Viaggio verso Fatima e Coimbra
Lungo il percorso del nostro Portogallo in 7 giorni incontriamo diverse città e luoghi di interesse che vale la pena di visitare.
Óbidos e Alcobaça: città romantiche
Obidos è un paesino medievale, caratterizzato da una cinta muraria all’interno della quale le facciate delle case -bianche con colori gialli e blu- sono elegantemente accompagnate da grappoli di bouganville.
Armonia e antichità sono presenti lungo i vicoli e anche sul camminamento che guarda ai paesaggi intorno.
Questo piccolo gioiello fu un dono del Re Dionigi I alla giovane consorte, la regina Isabel che lo trasformò completamente dandogli un tocco romantico.
Ci sono molte chiese e molte botteghe artigiane. Qui si ricama molto e si beve la ginjinha, un tipico liquore alla ciliegia.
Proseguendo il nostro viaggio attraverso le città più iconiche del Portogallo incontriamo il Monastero di Alcobaça, un altro Patrimonio Unesco.
Grandiosa architettura e decori ma all’interno, a colpire e ad attrarre, sono i tumuli di Dom Pedro I e Dona Inês, posti uno di fronte all’altro.
Lui è stato re del Portogallo e lei la sua amante, solo quando la donna venne fatta uccidere, Dom Pedro la dichiarò regina e la pose dinnanzi a sé perché al risveglio dalla morte potessero incontrarsi ancora.
Nazaré e il Canyon caro ai surfisti
Uno dei luoghi che non si possono mancare in Portogallo è la spiaggia di Nazaré, un lungo arenile bianco su cui l’attività della pesca sbarca di prepotenza.
L’arte Xávega, un metodo di pesca particolare, porta sulla spiaggia reti cariche di pesci e a quel punto le donne iniziano a vendere richiamando i passanti in modo folkloristico.
Una bella visuale della spiaggia si ha dal Sitio, una roccia sulla cui cima si erge l’Ermida da Memoria, una cappella che ricorda il salvataggio, da parte della Madonna, di un cavallo che stava cadendo dal dirupo.
La spiaggia è conosciuta principalmente per un fenomeno geomorfologico sottomarino, il Nazarè Canyon, che dà origine a onde gigantesche e a cui molti surfisti aspirano. Attualmente è l’hawaiano McNamara a detenere il primato mondiale con un’onda da 30 metri, la più perfetta mai vista.
Il Monastero di Batalha: dove il Portogallo vinse l’indipendenza
L’altro edificio religioso importante della zona è il Monastero di Batalha, diventato famoso per la battaglia di Aljubarrota. Uno scontro importantissimo per le sorti del Portogallo e senza il quale, il paese sarebbe stato annesso alla Spagna, perdendo per sempre la sua indipendenza.
La grandezza del monastero è rappresentativa di questo passaggio della storia ed è possibile mettere i piedi sul campo di battaglia che scongiurò detta annessione.
Fatima e i suoi “pastorelli”
Un luogo di pellegrinaggio per eccellenza del Portogallo è Fatima, la cui spiritualità si allarga tra le due basiliche e la grotta delle apparizioni.
I famosi pastorelli che videro la Madonna, riposano nella Basilica di Nostra Signora del Rosario e i fedeli arrivano in ginocchio fino a loro.
Una storia quella di Lucia, Giacinta e Francesco che ha appassionato il mondo intero.
Da questa terra religiosa ci spostiamo a un’altra ricca di misteri, la terra dei Templari.
Tomar, è conosciuta per il Castello in cui viveva l’ordine dei noti cavalieri e per il Convento di Cristo, tra le più importanti opere rinascimentali del Portogallo.
E alla fine arriva Coimbra
E si giunge in una delle città più iconiche del Portogallo: Coimbra.
Coimbra è sede Universitaria e, come tutte le città che aprono ai giovani, è ricca di attività culturali e attrazioni.
L’Università in sé è già una meta visitabile con i suoi palazzi austeri e il grande Patio das Escolas, la Biblioteca Joanina con più di 300 mila volumi antichi e le librerie con intarsi ricoperti di lamina d’oro.
Gli studenti indossano una divisa composta da un mantello nero, la camicia bianca e un cappello, quindi ha un suo fascino vederli camminare nel Patio o nelle sale.
Il Monastero di Santa Cruz a Coimbra
Altra visita la merita il Monastero di Santa Cruz, strettamente collegato al primo re del Portogallo, Dom Alfonso Henriques, che dopo la morte fu tumulato proprio in questo luogo sacro.
Al suo cospetto ci si sente piccoli: il Conquistatore è stato un temerario, ha ottenuto la sua stessa corona in battaglia, è ricordato per le crociate vinte, le battaglie per l’indipendenza e per le scoperte marittime intraprese.
Il Monastero, considerato Pantheon Nazionale, raccoglie le spoglie anche del figlio di Dom Alfonso, Dom Sancho I.
Il luogo, durante il Medioevo ha ricoperto un ruolo fondamentale, è stato la principale scuola portoghese ed ha indottrinato gli studenti alla teologia e prodotto internamente opere letterarie.
Tra gli studenti più famosi, Sant’Antonio.
Oltre alle tombe, si possono visitare altri elementi dalle fatture incredibili come l’Organo, che viene fatto suonare una sola volta al mese; la Sagrestìa, arricchita di quadri; il Chiostro del Silenzio, dove spicca -al centro della fontana- l’Angelo del Portogallo.
Direzione Porto: da Guimaraes alla Valle del Douro fino a Braga
Le città che tocchiamo dopo Coimbra sono d’atmosfera. Il Portogallo si porta dietro una sorta di alone leggero e la luce fa molto, perché rende i luoghi magnifici e allo stesso tempo misteriosi.
Per ricollegarci alla Chiesa di Santa Cruz, luogo di sepoltura del re Alfonso, passiamo per Guimaraes, dove invece nacque.
Particolari, qui, sono i terrazzi, i balconi in ferro battuto, i palazzi che trasudano storia e tutte le vie che si intersecano tra loro.
Poi si entra in quella che è la terra del Vino di Porto: la Valle del Douro.
Non si può non visitare un vigneto e assaggiare il frutto di tanto trionfo. Ci godiamo l’energia di questo lavoro e quindi visitiamo una delle opere più caratteristiche del Portogallo, il Santuario del Bom Jesus, nella cittadina di Braga. La scalinata è uno dei motivi architettonici più fotografati e tra i simboli dell’intero paese.
Esplorazione del centro storico di Porto e della riva del fiume
Da Lisbona a Porto, eccoci dunque giunti alla destinazione finale. Nella culla portoghese per eccellenza, la magnifica Oporto.
Il centro storico di Lisbona è stato costruito a ridosso della collina e quindi scivola giù fino al fiume. Le strade pittoresche si rincorrono, così le case colorate del quartiere La Ribeira, che guardano con stupore al maestoso Ponte Dom Luois I.
Il molo opposto dove sono ormeggiati Los Barcos Rabelos, è Vila Nova de Gaia. La passeggiata, lì, è più lineare e dietro si rincorrono le Cantine di Vino Porto dove si può degustare il prelibato vino liquoroso.
Da questo molo partono i battelli che raggiungono le colline terrazzate del Douro, la crociera dura circa cinquanta minuti.
Il cuore di Porto
Entrando nel cuore di Porto, non passa inosservata la Avenida dos Aliados, una strada ampia troneggiata da palazzi modernisti e sculture che si sporgono dalle facciate. Ci si sente osservati.
Poi la strada diventa Piazza della Libertà dove fanno sfoggio di sé la statua del re Dom Pedro IV e la Statua della Gioventù, una donna nuda che sorride ai passanti.
Ancora più in cima si staglia la Torre dos Clerigos che con i suoi 225 gradini è un elemento visibile da qualsiasi parte della città. Dalla cima, ovviamente, si gode un panorama strepitoso.
Una chicca a Porto: la Libreria di Harry Potter
Per farsi brillare gli occhi, qualora Porto non avesse ancora stupito abbastanza, è necessario guadagnarsi l’ingresso alla Libreria Lello & Irmão, una tra le librerie più belle al mondo.
Il particolare taglio della scalinata di legno e le onnipotenti librerie hanno ispirato la scrittrice e sceneggiatrice J.K. Rowling per gli adattamenti scenografici della Saga di Harry Potter, lanciando la libreria nell’Olimpo dei luoghi più visitati di Porto.
Degustazione di Vini di Porto a Vila Nova de Gaia
Le cantine di Porto sono rinomate in tutto il mondo e fanno sfoggio di enormi botti e piccoli spazi di degustazione in cui miscelare il sapore del vino liquoroso con la sua storia e fascino antico.
Consigli per viaggiare in Portogallo
Il Portogallo è un paese sicuro e accogliente, ma è bene tenere a mente qualche consiglio. Prenotarsi in anticipo è sempre una buona regola in modo da poter vedere ciò che si desidera, soprattutto se il periodo scelto è l’estate.
Con un viaggio organizzato è più semplice perché si saltano le code e si ha la possibilità di avere sempre una guida che parla italiano al seguito.
Inoltre, gira con soldi contanti, non tutti i negozi e i ristoranti accettano carte di credito.
Infine, per vivere l’esperienza in Portogallo impara qualche parola in portoghese per sentirti più a tuo agio con la gente del posto, che apprezzerà sicuramente lo sforzo.
Per il resto goditi la vacanza, le esperienze culturali ed enogastronomiche, lasciati sorprendere dalla bellezza e dall’ospitalità, parti con la consapevolezza che il Portogallo è una terra meravigliosa e leggera.
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