Parti per un’avventura indimenticabile attraverso la splendida regione dell’Andalusia con una visita guidata.
Scopri ogni città, da Granada a Siviglia, e goditi le affascinanti attrazioni storiche e culturali
Immergiti nell’atmosfera vibrante delle città dell’Andalusia mentre esplori il loro fascino antico, la deliziosa cucina e gli splendidi paesaggi.
Scopri le antiche meraviglie di Granada
Granada è una di quelle città che non si dimenticano tanto facilmente ed è un privilegio poterla visitare. Soprattutto deve essere considerata una tradizione visitare l’Alhambra, il complesso monumentale cristiano-musulmano che non solo è Patrimonio Unesco ma è anche in lista per le Sette Meraviglie del mondo moderno.
L’Alhambra è complessa, maestosa, divisa in tanti palazzi e spazi diversi. L’Alcazaba, strutturalmente un’area ad uso militare, è l’edificio più antico.
È stato costruito a picco sul fiume Darro per diventare inespugnabile, al-qasaba, infatti, in arabo significa “la rocca” o “la cittadella”.
Ma il suo ruolo divenne tale solo molto tempo dopo essere stata costruita, fu con Mohammed I che acquisì le 3 torri e i bastioni. La Torre de la Vela si affaccia su un panorama meraviglioso che guarda alla Sierra Nevada, da qui Granada è ai tuoi piedi, magica come sempre. E, proprio da questa posizione strategica, veniva suonata la campana per avvisare di attacchi nemici. La Vela, ovvero Candela, è il nome rappresentativo della veglia dei soldati che rimanevano la notte a guardia della fortezza.
La campana della torre è anche simbolo di unione felice, infatti è rimasta viva la tradizione che le nubili, in procinto di sposarsi, salgano in cima per toccarla perché porti loro fortuna.
Amori segreti e scale esperenziali
Altro incanto de l’Alhambra è il Palazzo e i Giardini del Generalife, un tributo alla terra e all’acqua. Soprattutto per Mohammed II che proveniva da un territorio arido dell’Africa del Nord.
Quindi fontane zampillanti, vegetazione dai verdi brillanti, un piccolo paradiso islamico con orti, fiori, piccole nicchie di silenzio e relax.
Alcuni luoghi hanno perso quel loro aspetto intimistico altri, come il Patio del Cipresso della Sultana, invece, custodiscono un’alchimia antica. In un angolo noterai il tronco di un cipresso secco: una leggenda narra di una storia d’amore finita male tra la sposa del re Boabdil e un cavaliere della tribù nordafricana. Il cipresso secco simboleggia il luogo dove i due amanti si incontravano di nascosto.
Tra gli elementi architettonici più antichi c’è la Escalera del Agua dove l’acqua scivola lungo i corrimano emettendo un suono lieto. In cima vi era una cappella, dunque il Sultano aveva fatto progettare la scala acquatica quale luogo di abluzioni, in modo da purificare il corpo e l’anima mentre si saliva la scalinata.
Acquistare i biglietti per l’Alhambra
Non cadere nell’errore che fanno in molti di prenotare i biglietti per l’Alhambra all’ultimo momento. A volte non si riesce ad acquistarli pur anticipandosi di tre mesi. Con i nostri viaggi, l’ingresso a l’Alhambra è una sicurezza, anche perché arrivare a Granada e non vedere gli interni di questa meraviglia del mondo non è pensabile.
I nostri viaggi in Andalusia includono nel prezzo la visita.
Goditi il fascino del sud a Siviglia
Siviglia non ha eguali, è una città come non se ne trovano in giro. L’Andalusia è Siviglia, qui si mescola tutta la cultura fenicia, romana, araba e cristiana, tsunami di pensiero e religione che hanno prodotto nel corso dei secoli un’arte unica al mondo. Gli stili islamici, mudéjar, rinascimentali, barocchi e gotici li ritroviamo negli strati dei monumenti, nelle case-palazzo, nei giardini e anche nel carattere accogliente e carismatico dei sivigliani puri.
Siviglia è la città del sole. Nata sulla preesistente colonia romana di Astigi, venne chiamata Écija. La sua posizione, quale porto di scambi tra Europa e Americhe, le ha conferito una carica produttiva che l’ha condotta nel famoso Secolo d’Oro.
Essere stata un crocevia commerciale le ha fatto sviluppare tutta quell’artisticità viva e vivace di cui ancora oggi possiamo godere.
E non solo l’arte. I profumi di Siviglia ci riconducono alla Spagna intera. Parliamo delle Tapas, il piatto della condivisione che sposa i desideri di chiunque, e parliamo anche di Tortillas, le frittatine di cipolla che mangeresti anche a colazione; e ancora di Churros, i dolci fritti intinti nella cioccolata calda che attirano l’olfatto di ogni passante.
C’è anche un profumo più delicato, quello dei fiori di arancio, che si respira un po’ ovunque, e poi ci sono i suoni, c’è il Flamenco che è nato proprio qui, nei tablaos, gli antichi circoli di quartieri.
Siviglia sono anche gli Azulejos. La Spagna è famosa per le piastrelle colorate e Siviglia vanta sicuramente un primato. Le piazze, i parchi, i negozi, le facciate degli edifici, le panchine e qualsiasi superficie possa essere rivestita diventa occasione per gli azulejos di mettere in mostra i propri colori. Il Parco Maria Luisa in Plaza de Espana ne è un esempio.
L’immancabile Cattedrale di Siviglia con la Giralda
“Faremo un lavoro così grande che le generazioni future ci prenderanno per matti”
… questo disse la comunità cristiana quando mise mano alla Moschea almohade di Siviglia dopo la Reconquista di re Ferdinando III. E fu così.
La Basilica di Siviglia è stata per molto tempo l’edificio cristiano più grande al mondo. Islamicità e cristianità si sono fuse dando vita a un capolavoro sensazionale. E, l’esempio simbolo di questa “promiscuità” di stili e di credenze religiose è insito nella Giralda, il minareto-campanile che esternamente ha maturato l’influenza cristiana e internamente ha mantenuto l’originale assetto islamico. Di nuovo, un matrimonio che si fa ammirare e che è stato impreziosito del Griraldillo, la scultura in bronzo, posta in cima al campanile, che girando su se stessa indica la direzione del vento.
La grandezza delle rampe interne, trentacinque in tutto, denota la particolarità del minareto: questo non veniva percorso a piedi, come invece i campanili classici. Il Muezzin -incaricato di rivolgere la preghiera alla città- raggiungeva la cima su un carretto trainato da un cavallo.
Scopri le storie dietro le moschee e i palazzi di Cordoba
Una delle tre punte di diamante della Spagna del Sud, Cordoba, si sviluppa intorno al fiume Guadalquivir con le sue atmosfere moresche e regali, uno scrigno che non delude mai e si è rinnovato nel tempo.
Il passato di grande città dell’Europa Occidentale, l’impronta universitaria, i centri multiculturali nati nell’intricato gioco di vicoli e bellezze artistiche, le moschee, il grande tessuto artigianale, e la Mezquita-Catedral hanno regalto a Cordoba uno charme andaluso del tutto particolare.
A passeggio tra i patii fioriti de la Juderia
I cortili di Cordoba sono rinomatissimi per le decorazioni floreali e la cura con cui gli abitanti si dedicano a questa attività. Durante le prime due settimane di Maggio si svolge perfino il Festival dei cortili fioriti e in questa occasione si fa incetta di fiori e di bellezza.
Ma non solo i patii sono un tripudio di colori: a grappoli, i fiori, cadono giù anche dai terrazzini in ferro battuto. Una via meravigliosa che vale la pena di vedere in Calleja de las Flores, una via esperenziale che ti farà vivere un momento intenso di spensieratezza.
La Juderia è uno dei quartieri più vivaci e storici di Cordoba, un simbolo che testimonia come più religioni siano convissute pacificamente insieme per molto tempo. Si notano palazzi ebraici e poi cristiani e poi islamici susseguirsi, uno dietro l’altro, senza muri di separazione. In questa sinergicità incontriamo la terza Sinagoga di Spagna, un elemento significativo della storia di Siviglia che assolutamente può svelare tanti misteri e racconti. Le altre due uniche sinagoghe si trovano a Toledo.
Visita Ronda, una città costruita all’interno di un burrone
Più di centocinquanta metri di gola che si inabissano col nome di Tajo e poi Ronda, che si staglia su un costone roccioso, magnifica e potente, con al suo fianco diversi ponti, tra cui quello Nuovo. Come se l’Andalusia non volesse lasciarla sola, la volesse ricondurre alla terraferma.
Ronda è uno dei Pueblos Blancos, ovvero i paesi bianchi, denominati così per la tipicità delle case intonacate di bianco e una posizione invidiabile in cima a colline e a picco sulle rocce.
Di origine celtica, fu poi conquistata dai fenici e infine dai greci. Il centro storico ha una sua velatura araba con tracciati medievali. Considerata Bene di Interesse Culturale, Ronda vede nella Plaza de Toros uno dei suoi fiori all’occhiello, sia per la bellezza dell’edificio in pietra, originale, che per l’appellativo di Patria della Corrida.
Viaggio a Jerez de la Frontera per la sua prospettiva storica sulla produzione di sherry
Jerez de la Frontera è una culla andalusa, un antidoto contro la noia. Qui infatti tutto stupisce perché la ricchezza di un posto si vede da quanto racconta di sé. E Jerez, in questo è egregia.
Le influenze islamiche si snodano tra i monumenti e i palazzi, i patii moreschi invece pullulano tra i vicoli. Mentre la fortezza Alcazar predomina dall’alto con la sua figura almohade, la cattedrale neoclassica e barocca si concentra sul Casco Antiguo, il centro storico di Jerez de la Frontera.
Terra di cavalli, di hammam, di Flamenco, di motociclismo e di feste -tra cui la più famosa Feria de Abril– Jerez è soprattutto la casa dello sherry.
Si contano almeno 20 antiche bodegas, tra cui la Fundador Pedro Domecq, dove il liquore ha fatto la sua fortuna nel mondo.
Jerez si trova nel cosiddetto Triangolo dello Sherry insieme a El Puerto Santa Maria e Sanlucar de Barrameda. Qui degustare lo sherry è un privilegio unico.
De la Frontera
Una terra di confine chiamata la Frontiera Granadina segna di nuovo una linea tra le terre cristiane e quelle islamiche, la mantenuta identità dell’Andalusia si deve proprio a questa frontiera.
PARTI ALLA SCOPERTA DELLA SPAGNA DEL SUD
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